Il diavolo veste Prada: quando il cinema incontra la moda

IL DIAVOLO VESTE PRADA: QUANDO IL CINEMA INCONTRA LA MODA

Nel 2026 Il Diavolo veste Prada, il film cult, festeggia il suo ventesimo anniversario con un sequel girato tra New York e Milano, riportando sullo schermo Meryl Streep, Emily Blunt e Anne Hathaway. Non è solo un ritorno al cinema, ma un evento che parla di stile, potere e trasformazione: un’opportunità per tutti i partner di Sabor. Le foto delle riprese hanno spopolato sul web e sono diventate esse stesse un veicolo di pubblicità per i più importanti marchi dell’alta moda. Ha fatto scalpore la presenza di Meryl Streep e Stanley Tucci, che impersonavano i protagonisti del film, alla sfilata di Dolce & Gabbana. Il primo film ha mostrato il dietro le quinte di un’industria che influenza ogni scelta di consumo, dal lusso al fast fashion. Il celebre “cerulean monologue” di Miranda Priestly è ancora oggi una lezione di marketing e di trend. Ma non si tratta solo di moda: è empowerment. Andy Sachs ci ha insegnato che l’abbigliamento è identità, crescita e autostima. E poi c’è Miranda, icona di leadership femminile, capace di dettare le regole con rigore e visione.
Un’eredità che detta tendenza
Gli outfit continuano a ispirare designer e fashion lovers. Chanel, Prada, Dior e Valentino hanno visto crescere la loro popolarità anche grazie al film.
Cosa significa per il licensing?
Il nuovo capitolo uscirà il 1° maggio 2026 e punta a un target chiave: giovani adulti, donne e fan della moda. Le nuove style guide parlano chiaro: girl boss power, fashion forward e aspirazionalità. Un’occasione per creare collaborazioni cross-category, campagne retail e collezioni che raccontano potere ed eleganza. Il fashion femminile sta scommettendo su questa opportunità, che ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un vero e proprio fenomeno retail!